
L’ascensore esiste da diversi secoli. Può sembrare un’innovazione moderna, ma montacarichi ed elevatori sono state tra le prime invenzioni delle comunità civilizzate. Servivano al trasporto di pesi e a raggiungere i piani più alti. Certo, si trattava di modelli rudimentali che poco hanno a che fare con quello che noi immaginiamo e sappiamo essere un ascensore. Ma il loro accompagnamento secolare ci dimostra la loro utilità.
Non sorprende, quindi, che nei palazzi sprovvisti, si discuta in sede di assemblea di condominio per installarne uno. Detta così, sembra semplice ma nell’ambito legislativo poche cose lo sono, soprattutto se sono coinvolti più nuclei familiari.
Le domande che sorgono in proposito sono tante: come si può mettere un ascensore in condominio? Come vengono ripartite le spese? Quanto costano i lavori?
Ecco qui un piccolo compendio di tutte le informazioni necessarie all’installazione di un ascensore in condominio o in abitazione privata.
Installare un ascensore di condominio
L’installazione di un ascensore rientra tra i lavori di ristrutturazione dell’edificio che rispondono a diversi tipi di esigenze. Dall’abbattimento delle barriere architettoniche (per le persone con disabilità o anziane che hanno difficoltà a muoversi) fino all’ammodernamento dell’edificio (cosa che gli darebbe valore sul mercato).
Per quanto nobili i fini, non è semplice dare l’avvio ai lavori. Bisogna prima approvare l’installazione dell’ascensore e, per farlo, è richiesta un’assemblea condominiale straordinaria. Devono esprimersi a favore dei lavori le maggioranze previste dall’articolo 1136 del Codice Civile, almeno così recita la Legge n.13/1989 che si occupa di questi casi specifici. Di conseguenza, la delibera deve essere approvata dalla maggioranza degli intervenuti in assemblea che possiedano almeno la metà del valore dell’edificio.
La legge n. 120 del 2020 ha precisato che l’installazione di un ascensore, se operata per la rimozione delle barriere architettoniche, non può essere considerata di carattere voluttuario e, di conseguenza, non si può essere esonerati dalla spesa.
È possibile opporsi alla costruzione solo se si dimostra che essa provochi gravi disagi ai singoli condomini o all’architettura dell’edificio stesso. Se, ad esempio, installare un ascensore rende impossibile per un inquilino accedere alla vista da una delle sue finestre perché davanti viene costruito il vano dell’ascensore, allora i lavori non possono essere approvati.
La persona con disabilità che non riesca a ottenere il consenso dell’assemblea, in assenza degli impedimenti già elencati, può installare un ascensore o un montacarichi o delle strutture mobili rimovibili a sue spese. In questo caso, l’ascensore sarà privato e potrà essere usato solo da chi ha contribuito alla sua realizzazione.
Per progettare, realizzare e controllare i lavori è indispensabile rivolgersi a delle aziende preposte che sappiano proporre la soluzione più adatta a ciascun condominio.
Chi vuole installare un ascensore in casa privata
Per chi ha una casa su più piani e vuole installare al suo interno un ascensore per muoversi più agevolmente può farlo affidandosi al lavoro di architetti ed esperti. Non è ovviamente necessario il consenso da parte dell’assemblea perché si tratta di proprietà privata. Bisogna solo assicurarsi che tutto sia a norma.
Come vanno ripartite le spese?
Chi si occupa di pagare le spese di installazione dell’ascensore? E quelle successive? La manutenzione ordinaria o straordinaria non è certo gratuita…
Anche in questo caso, bisogna attenersi agli articoli del del Codice Civile. Per le installazioni in edifici prima sprovvisti di elevatori, si fa fede all’articolo 1123. Esso prevede il pagamento da parte di tutti coloro che ne faranno uso, tenendo conto del valore della proprietà.
Per quanto riguarda le spese di manutenzione, invece, bisogna guardare il n. 1124. In esso leggiamo che partecipano alla spesa della manutenzione di scale e ascensori tutti i condomini. La ripartizione avviene tenendo conto di due fattori:
- in base al valore delle singole unità abitative;
- in misura proporzionale all’altezza di ciascun piano dal suolo. Cantine, soffitte, palchi morti, camere a ferro e lastrici solari vengono considerati come piani e non partecipano alla spesa solo se sono condivisi.
Se l’ascensore si rompe perché è stata usata in maniera impropria da un condomino (ad esempio, è stata caricata di un peso eccessivo), è possibile addebitare il costo della riparazione a chi ha fatto il danno, ma solo se lo stabilisce un giudice. L’assemblea non può imporre il risarcimento a un condominio; può però citarlo in giudizio.
Quanto costa fare un ascensore interno?
Per l’installazione di un ascensore in un palazzo di 2/3 piani, la spesa si aggira tra i 15.000 e i 30.000 euro. Questi lavori possono rientrare all’interno di quelli di ristrutturazione dell’edificio per cui oggi sono previste importanti agevolazioni dal Bonus Casa 2021.
Quali sono le regole per usare un ascensore in condominio?
L’ascensore di condominio è, come da definizione, di tutti gli inquilini di uno stabile. Di conseguenza, può essere usata da tutti loro nei tempi e nei modi che preferiscano, tenendo conto che ci possono essere delle persone che ne usufruiscono di più (chi abita ai piani più alti, chi è anziano o chi fa un trasloco).
Non si può fumare all’interno dell’elevatore, ma non si può proibire l’ingresso a cani, animali o a mezzi come biciclette o monopattini. Solo il regolamento di condominio può decretare un diverso funzionamento dell’ascensore. È chiaro che se gli animali o i mezzi di locomozione sporcano l’ascensore, è compito del proprietario pulirlo e renderlo nuovamente accessibile per gli altri.
Per motivi di sicurezza non è possibile andare oltre la capienza limite indicata dai costruttori. Di conseguenza, se l’ascensore dice che non possono salire più di 4/6/8/x persone, è un numero da rispettare e da tenere bene in considerazione.
Tutte queste regole non valgono nel momento in cui parliamo di un ascensore privato di condominio. In quel caso, solo il proprietario dell’elevatore può usufruirne alle sue condizioni. Gli altri condomini potranno farlo solo dopo il versamento della quota di installazione al proprietario.
L’installazione di un ascensore per vivere meglio il condominio
L’ascensore è indubbiamente utile. Anche chi vuole vivere in maniera salutare e sfruttare le scale di casa per fare movimento potrebbe aver bisogno in determinate occasioni di un montacarichi. Ci sono delle circostanze straordinarie che richiedono facilità di movimento. Quindi, occorre pensarci bene, prima di dire di no all’installazione di un ascensore.
